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Valle incantata, così potremmo definire la Valle d’Itria. Un angolo di Puglia racchiuso tra il limpido mare dell’Adriatico e le colline della Murgia. Uno scrigno che ancora oggi custodisce tradizioni millenarie che derivano dall’incontro di popoli e culture diverse.

Messapi, Greci, Romani, Longobardi, Bizantini, Spagnoli, Arabi e Francesi hanno lasciato il segno. Il loro passaggio si respira in tutte quelle influenze che rivivono nel ricchissimo patrimonio artistico fatto di cattedrali, castelli, monumenti, borghi ma anche di enogastronomia e dialetti.

Viene chiamata valle ma in realtà si tratta di colline di origine carsica sulle quali sorgono i pittoreschi paesi tipici di questa zona: Martina Franca, Locorotondo, Cisternino ed Alberobello. Sono proprio i trulli di Alberobello, dichiarato Patrimonio dell’Umanità, il simbolo di queste terre in tutto il mondo. Da qui parte un percorso di gusto e cultura unico ed irripetibile.

La Valle d’Itria ed i suoi tesori

Veduta della piccola piazza di Cisternino

Veduta della piccola piazza di Cisternino

Un’incredibile varietà di colori caratterizza la Valle d’Itria, con il verde dei suoi vigneti ed uliveti, il rosso della sua terra così ricca e feconda ed il bianco della calce che imbianca trulli e borghi.

Passeggiando per i vicoli di Alberobello ci si perde tra i profumi e le sfumature delle trecce di peperoncini che colorano gran parte dei negozi. Un continuo susseguirsi di scaffali e cesti con prodotti tipici della Puglia e della Valle d’Itria: liquori, vini, taralli, pasta fatta in casa, conserve. Specialità varie che quasi stordiscono il turista, che viene invitato da un negozio all’altro ad assaggiare e provare ogni tipo di leccornia.

Eppure, forse, è negli altri paesi della Valle d’Itria come Locorotondo, Martina Franca e Cisternino, che si può godere un po’ di più dei tesori che questa terra è in grado di offrire.

Locorotondo, il cui nome deriva dalla forma del paese poiché le case sono disposte in maniera circolare intorno al centro, domina la valle grazie alla sua posizione privilegiata sulla sommità di una collina. Case imbiancate a calce dai tipici tetti a punta e vicoli pittoreschi, dove si possono sentire i tipici profumi provenienti dalle cucine di ristoranti e di case private. Martina Franca e Cisternino sono anch’essi, forse, meno turistici di Alberobello. Eppure passeggiando fra le loro strade ci si immerge completamente in una dimensione diversa, fatta di antiche culture e di tradizioni che avevamo dimenticato.

Prodotti enogastronomici della Valle d’Itria

Locorotondo, Città nota per i suoi vini e per la sua struttura circolare che ora è un centro storico.

Locorotondo, Città nota per i suoi vini e per la sua struttura circolare che ora è un centro storico.

Contrariamente a gran parte delle aree costiere della Puglia, in queste zone la carne è la regina in tavola. Basta passeggiare per le strade dei vari paesi verso l’ora di cena, per sentire un invitante profumo di carne arrosto. A quel punto c’è solo l’imbarazzo della scelta perché qui, arrostire la carne è un’arte. La maggior parte delle macellerie la sera si trasforma in bracerie dove è possibile scegliere la carne che si vuole consumare e farsela cuocere al momento.

Oltre alle carni, molti sono i prodotti tipici della valle d’Itria. Salumi, formaggi, le famose burrate e mozzarelle, i pregiati vini che qui sono in prevalenza bianchi come il vino Doc di Martina Franca, apprezzato in tutto il mondo. All’inizio di agosto a Locorotondo si tiene la sagra delle Gnumerédde suffuchete, piatto tipico locale. Consiste in un involtino di trippa d’agnello cotto nel brodo ed accompagnato da fegatini e vino della cantina. Altro piatto da provare assolutamente è la frittata di lampascioni, una cipolla selvatica dal sapore molto deciso. Ci sono poi, le deliziose orecchiette preparate in accostamento con le cime di rape o con sugo di pomodoro e condite con il tipico cacioricotta.

Le sagne sono un altro piatto tipico della tradizione. Una pasta dalla forma particolare che si sposa benissimo con vari condimenti, soprattutto con il sugo e la ricotta salata ma anche con i ceci ed i legumi in genere. Insomma, un viaggio nella Valle d’Itria non è solo un piacere per gli occhi ma anche un tour fra le mille sfaccettature di una cucina antica e ricca di tradizioni.